Interni del palazzo del Monte di Pietà – Parte seconda
INTERNI DEL PALAZZO DEL MONTE DI PIETÀ.
MERAVIGLIE DIETRO IL PORTALE AL CIVICO 32.
Affide.
Varcato il portale al civico 32 di piazza del Monte di Pietà si accede alla sezione del Palazzo nella quale opera Affide, la più grande società attiva nel settore del credito su pegno, grazie alla quale continua la tradizione secentesca del palazzo come sede del Monte dei Pegni.
Al pianterreno sono situate la Sala Hermes, dove si svolgono le aste di preziosi o eventi, e la Sala Aldobrandini, ovvero la Sala di esposizione, dove si possono ammirare gli orologi delle marche più importanti e preziose, nonché gioielli antichi e moderni, monete ed argenti.
Al piano nobile sono collocate la Sala Borromini, dove vengono offerti servizi di consulenza per perizie e crediti su stima, e la Sala Maderno, dove è possibile effettuare il rinnovo della polizza o il riscatto del pegno.
Targa di Gregorio XV.
Al pianterreno, presso la Sala Petrignani che svolge funzione di atrio e di sala di attesa, si può ammirare una meravigliosa targa marmorea sormontata da un timpano spezzato nel quale è situato, al centro, lo stemma papale di Gregorio XV Ludovisi (tre bande scorciate e ritirate nel capo), affiancato, a sinistra, dallo stemma del Comune di Roma e a destra dallo stemma cardinalizio di Ludovico Ludovisi.
Sotto il timpano è situata l’Imago pietatis, ovvero la rappresentazione di Cristo che si erge dal sepolcro, insegna dei Monti di Pietà.
L’epigrafe, datata 1623, riporta il Breve papale di Gregorio XV con il quale il pontefice concesse l’indulgenza a tutti coloro che avrebbero visitato la Cappella del Monte di Pietà e vi avrebbero innalzato devote preghiere, così come se avessero visitato le chiese stazionali.
L’epigrafe così recita:
GREGORIUS PAPA XV
DILECTIS FILIIS PROVISORIBUS DEPUTATIS MINISTRIS AC SUBMINISTRIS ET
ASSISTENTIBUS MONTIS PIETATIS DE URBE SAL ET APOSTOLIC BENEDICTIONEM
AD AUGENDAM VESTRAM DEVOTIONEM ET ANIMARUM SALUTEM CAELESTIBUS ECCLESIAE THAESAURIS PIA CHARITATE INTENTI VOBIS OMNIBUS ET SINGULIS
QUI CAPELLAM EIUSDEM MONTIS PIETATIS DEVOTE VISITAVERITIS ET
IBI PRO CHRISTIANORUM PRINCIPUM CONCORDIA HAERESUM EXTIRPATIONE
AC SANCTAE MATRIS ECCLESIAE EXALTATIONE PIAS AD DEUM PRAECES
EF(F)UDERITIS UT EAS OMNES ET SINGULAS INDULGENTIAS ET PECCATORUM
REMISSIONES AC PAENITENTIARUM RELAXATIONES CONSEQUAMINI QUAS CONSEQUEREMINI SI SINGULIS STATIONUM DIEBUS OMNES ET SINGULAS INTRA
ET EXTRA DICTAM URBEM CONSISTENTES ECCLESIAS PERSONALITER VISITARETIS AUCTORITATE APOSTOLICA TENORE PRAESENTIUM MISERICORDITER IN
DOMINO CONCEDIMUS ET INDULGEMUS NON OBSTANTE REGULA NOSTRA
DE NON CONCEDENDIS INDULGENTIIS AD INSTAR AC ALIIS CONSTITUTIONIBUS
ET ORDINATIONIBUS APOSTOLICIS CAETERISQUE CONTRARIIS QUIBUSCUNQUE PRAESENTIBUS PERPETUIS FUTURIS TEMPORIBUS VALITURIS DAT ROM APUD S PETRUM
SUB ANNULO PISCATORIS DIE XI APRILIS MDCXXIII PONTIFICATUS NOSTRI ANN III
ovvero
PAPA GREGORIO XV
Ai diletti figli Provvisori, Deputati, Ministri e Sotto-Ministri
ed Assistenti del Monte di Pietà di Roma salute ed apostolica Benedizione
Intenti con pio zelo a rafforzare la vostra devozione e la salvezza delle anime con i tesori celesti della Chiesa, a voi tutti che avrete visitato devotamente la Cappella del medesimo Monte di Pietà e lì avrete rivolto devote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l’estirpazione delle eresie e per l’esaltazione di Santa Madre Chiesa, con autorità apostolica, per la disposizione della presente, misericordiosamente nel Signore, concediamo ed accordiamo affinché conseguiate tutte le indulgenze e le remissioni dei peccati ed i sollievi dei pentimenti che avreste conseguito se ogni giorno aveste visitato personalmente tutte le chiese delle stazioni che si trovano dentro e fuori detta città, nonostante la nostra regola di non concedere indulgenze assimilate ed altre Istituzioni e disposizioni apostoliche ed altre contrarie, le Presenti dovranno valere in perpetuo. Dato a Roma presso San Pietro sotto l’Anello del Pescatore il giorno 11 aprile 1623 anno terzo del Nostro Pontificato.
Meccanismi Orologio.
Dalla Sala Petrignani si accede al pianerottolo di avvio della scalinata che permette di salire ai piani superiori: qui, all’interno di una vetrina, è situato un oggetto di antiquariato veramente esclusivo e pregevole, in quanto si tratta della meccanica in bronzo fuso che nell’Ottocento permetteva il funzionamento dell’orologio posto sulla facciata del Palazzo del Monte di Pietà, in particolare la struttura, la coppia di martelli e la magnifica sfera (o lancetta) unica in ferro.
Porta del piano nobile.
Al piano nobile, invece, è situata una porta che definire storica sarebbe piuttosto riduttivo: lo stile degli stipiti, l’uso dei marmi bianchi, del Diaspro verde e la raffinata decorazione posta all’interno della conchiglia in marmo della trabeazione permettono di datare la porta al XVI secolo. È lecito, quindi, supporre che la porta appartenesse all’antico Palazzo Santacroce Petrignani, prima ancora che Clemente VIII Aldobrandini acquistasse l’edificio per destinarlo a sede del Monte di Pietà.
Claudio Scolastici
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